Relazioni nomadi dell'arte

Relazioni nomadi dell'arte
Una visione polifonica tra figurazione, sperimentazione e astrazione: le opere dialogano con territori fisici e interiori, creando un viaggio sensoriale che unisce tensioni sociali e creative in una sintesi fuori dal tempo.
Eventi
Ritorno a Taxila
Massimo Livadiotti
Ritorno a Taxila
25 Gen-29 Feb 2024
Fuga
Kenneth Blom
Fuga
14 Set-27 Ott 2023
Metamorfosi dell’orizzonte
Lilyana Karadjova
Metamorfosi dell’orizzonte
23 Mar-13 Apr 2023
Walkable Art
Antonio Riello
Walkable Art
23 Feb-17 Mar 2023
Iper Oggetti
Alessandro Zannier
Iper Oggetti
16 Nov-16 Dic 2022
Sotto il Vulcano
Salvatore Pulvirenti
Sotto il Vulcano
22 Set-02 Nov 2022
Solstizio
Roberto Vignoli
Solstizio
27 Gen-09 Mar 2022
Duralar Duralex
Giacinto Occhionero
Duralar Duralex
13 Nov 2021-14 Gen 2022
Africa Staged
Africa Staged
14 Set-22 Ott 2021
Segno Segreto
Segno Segreto
07-25 Giu 2021
Closing Time
Hannu Palosuo
Closing Time
21 Apr-31 Mag 2021
Mutanti
Francesca Tulli
Mutanti
12 Dic 2020-09 Gen 2021
Sogni aperti del linguaggio
Alex Caminiti
Sogni aperti del linguaggio
22 Set-27 Ott 2020
Relazioni nomadi dell’arte
Alex Caminiti, Francesca Tulli, Francesco Impellizzeri, Hannu Palosuo, Jairo Valdati, Jorge Romeo, Piero Mottola, Rop, Silvana Chiozza
Relazioni nomadi dell’arte
30 Giu-15 Set 2020

Tra nuova figurazione, linguaggi sperimentali o astrazione, elementi comuni sono sempre un’attenta osservazione della società in evoluzione del loro continente e una esplosione di vita che rendono la mostra un’esperienza dei sensi. L’arte contemporanea sempre più spesso ricerca una precisa integrazione con il territorio, sia inteso come ambiente sia inteso come relazioni umane, che la pone inevitabilmente in confronto con il suo contesto visivo. Il visibile si impone chiaramente per quello che è, non per quello che rappresenta, e l’artista con il suo lavoro affronta con procedimenti desacralizzanti o artificiali il superamento del doppio gioco della realtà o della fantasia. Rifletta sull’interesse crescente e contemplativo o addirittura partecipativo dell’osservatore con un significato e un contenuto che sono una sfida alla sua spontaneità creativa. Crea così, un dialogo tra geografie fisiche e interiori, tra tensioni sociali e tensioni creative, senza tralasciare in alcun modo l’assimilazione di comportamenti di un territorio che sta fuori di noi e della nostra cultura originale, in altri luoghi, che noi fatichiamo a considerare nostri, proprio per l’incapacità di viverli qui e ora come elemento recepito e decodificato. Nello scenario imponente di una nuova idea creativa, le opere degli artisti contemporanei hanno un risalto particolare in quanto estranee spesso agli ambienti, generando un conflitto visivo apparente che allo stesso tempo ci porta ad un effetto di amalgama temporale che ci trasporta fuori dal tempo. Come scrive Mircea Eliade, “L’istituzione di uno spazio sacro dove si rivive nel presente una scena mitica fuori dal tempo, è la risposta archetipica dell’uomo al suo terrore della storia, del divenire e della dissoluzione nella molteplicità”. L’eterno ritorno allo stesso ambito cognitivo sicuro, sia come esorcismo all’universo palpitante che gli artisti invocano e celebrano, sia come rifugio davanti al passo vertiginoso di una marea universale, fanno sembrare quello spazio più vicino e riconoscibile alla nostra ineffabile umanità.

Questa sintesi temporale è il motivo per il quale le opere scelte per questa esperienza visiva sono tutte appositamente scelte  per delineare un viaggio culturale avventuroso e sorprendente in cui la giustapposizione di punti di vista, a volte radicalmente diversi, riesce a svelare la trama di una narrazione polifonica, un’eco del mondo a venire come risultante della intersezione dei vettori del passato più prezioso con quelli della contemporaneità.