Argentina di lontana ascendenza italiana, Silvana Chiozza ha studiato pittura fin dall’infanzia, a Buenos Aires, e non ha smesso di dipingere anche parallelamente al suo impegnativo percorso universitario presso la facoltà di Medicina. Conseguita la laurea, nell’88 è arrivata a Roma con una borsa di studio per l’Istituto di Psichiatria Infantile della Sapienza; ma, combattuta tra psicoanalisi e pittura, ha deciso infine di dedicarsi interamente all’arte. E di rimanere a Roma.
Ha attraversato varie esperienze artistiche nei primi anni della sua attività, in particolare la grafica e il trompe-l’oeil, viaggiando molto in Italia e all’estero. Dal ‘98 si è dedicata principalmente alla pittura, ottenendo in questi anni ottimi riconoscimenti alle sue numerose mostre personali e collettive in Italia, Francia, Spagna, Argentina, Alemania e Corea del Sud.
Hanno scirtto di lei noti critici: Carlo Fabrizio Carli e Paolo Cicchini in Italia, Rafael Squirru, Rosa Maria Ravera ed Enrique Gené in Agentina, Josep Cadena in Spagna.