Francesca Tulli

Mutanti

A cura di Massimo Scaringella
Mutanti
Una serie di opere gioca sullo spaesamento visivo, fondendo luce e forma in un equilibrio di materia e idea. L’uso dei led e la composizione pura evocano un’evoluzione oltre i limiti del visibile
12 Dic 2020-09 Gen 2021
Vernissage
Sabato 12 Dic 2020 14:00-19:00
Kou Gallery
Via della Barchetta, 13 - 00186 Roma
Opere in esposizione
Come foglia, 2020, Tecnica mista su tela, 200x30cm
Come Foglia 1, 2018, Bronzo con base in legno , Base 28,5x9x28cm Bronzo 6x10x25cm
Come Foglia 2,  2019,  Bronzo con asta di supporto, 10x10x23cm
Dafne, 2020, Bronzo con asta di supporto, 16x6x20cm
Germoglio 1, 2018,  Bronzo con asta di supporto, 10x10x32cm
Germoglio 1,  2020, Tecnica mista su tela, 200x30cm
Germoglio 2, 2020, Bronzo con asta di supporto, 12x6x35cm
Natura Vegetale, 2020,  Bronzo con asta di supporto , 14x9x25cm
Orbitale 1,  2020, Ceramica e tecnica mista su legno, 100x100cm
Orbitale 2, 2020,  Ceramica e tecnica mista su legno, 100x100cm
Piccola testa illuminata 1 , 2015 , Terracotta e luci led , 14x24x20cm
Piccola testa illuminata 4,  2015,  Terracotta e luci led, 14x24x20cm
Piccola testa nera, 2015, Terracotta, 14x24x20cm
Terra, 2019,  Bronzo con asta di supporto, 14x9x25cm
Testa illuminata 2,  2020, Tecnica mista su carta, 35x25cm
Testa illuminata 3, 2020 , Tecnica mista su carta , 35x25cm
Testa illuminata 5,  2020 , Tecnica mista su carta, 35x25cm
Umana Natura,  2018, Bronzo con base in legno, Base 9x9x30cm Bronzo 9x13x31cm
Artisti
Francesca Tulli
Francesca Tulli
Curatori
Massimo Scaringella
Massimo Scaringella
Panoramica 360°

Francesca Tulli da sempre ha operato il suo fare creativo partendo dallo spiazzamento dello sguardo, sia nelle opere pittoriche che nelle sculture, siano esse di ceramica o bronzo. In questa ultima serie di lavori presenti nella mostra dal titolo “Mutanti” lo spiazzamento è ancora più evidente. Il titolo allude al modo in cui l’artista concepisce il suo lavoro, un qualcosa che va al di là dei limiti fisici reali e che esprime una sua possibile, futura evoluzione. Il lavoro non si limita solo a quello che si può vedere, ma allude ad altro. Nel senso che ciò che si vede realmente riflette un’idea fra molte altre possibili. La relazione tonale di luce-forma, sia nei bronzetti che nelle ceramiche  è responsabile di una certa vibrazione o movimento esterno, di una “lucidezza” che suggerisce un silenzioso spiazzamento degli elementi materici. I led all’interno delle “teste” o meglio dei “volti” rivelano che tutto nasce dal di dentro e si struttura fuori di noi. Il risultato è, in essenza, molto chiaro per integrità ed equilibrio compositivo. L’unicità, aspetto di vitale importanza del suo lavoro, è  conquistato attraverso la composizione in cui gli elementi sono saggiamente disposti nello spazio, relazionandosi tra loro in un costruttivo sviluppo di forme. Forme che sembrano esistere solo in funzione della conoscenza di due qualità: la purezza e l’organizzazione. Ma nello stesso tempo la sua opera aspira a volte a estendersi al di là dei suoi limiti, con la speranza che diventi un nuovo modo di guardare le cose.

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