In questa prima occasione il design della “casa base” l’accostamento delle opere nei vari ambienti non è casuale ma rinnova il gioco dello sguardo di chi vive l’ambiente.
Nella “sala riunioni” le atmosfere di colore di Piero Mottola nate dalle sue ricerche sull’emozione umana portano il ricevente in una situazione creativa in cui egli stesso diventa un partecipante sul piano emotivo e interpretativo, scoprendo mondi interiori affascinanti e sorprendenti. Nella zona “Living” i fiori dipinti con forti pennellate di colore vivace su sacchi di caffè di Hannu Palosuo generano un rapporto tra l’arte e la vita, una rigenerazione dei cicli umani che formano la nostra storia e la nostra attualità. I fiori formano l’invariabilità del tempo, fioriscono e si lasciano piano piano dietro la loro mutazione, in realtà i nostri ricordi più belli. Nella zona “notte” l’artista Costanza Alvarez de Castro mette in scena la contraddizione dell’immaginario, favorendo il colore e la stesura della materia, che risolve la superficie attraverso i toni, e le suggestioni della cromia. Un mondo il suo degli oggetti comuni che creano una sensazione di tranquillità emotiva e ci accompagnano nella nostra vita quotidiana. Fanno da collante nei vari ambienti le sculture in bronzo di Francesca Tulli che con il loro spiazzamento degli elementi materici formano un’essenza molto chiara per integrità ed equilibrio compositivo. Attraverso una composizione saggiamente disposta nello spazio ambientale ci aiutano a rivedere al meglio la nostra nozione di spazio.
Un progetto espositivo dove le opere degli degli artisti vengono presentate in un ambiente domestico raffinato costruito appositamente per valorizzarle.