Vincenzo Scolamiero è docente di Pittura presso il Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti di Roma, città nella quale vive e lavora.
Sue opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche e private.
La sua prima personale si tiene nel 1987 presso la storica galleria Al Ferro di Cavallo di Roma,
e nel 1992 Maurizio Calvesi presenta una sua personale presso la Galleria de’serpenti di Roma.
Del 1996 la mostra presso la Galleria Edieuropa Qui arte contemporanea, presentato da Lorenza Trucchi.
In seguito ha esposto in rilevanti spazi nazionali e internazionali, tra Roma (oltre a diverse gallerie private, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Palazzo delle Esposizioni, Chiostro del Bramante, Gam, Macro), Milano, Venezia, Bologna, Torino, Rimini, Treviso, New York, Seul, Busan, Pechino, Fenghuang.
Ha partecipato alla Quadriennale di Roma (1996), alla Biennale di Venezia (2011) ed è vincitore della LXV Edizione del Premio Michetti (2014).
Nel 2010 con il poeta Milo De Angelis, realizza 12 libri -opera in pezzi unici: Un finale d’assedio, per le edizioni Pandolfini di Roma.
Nel 2017 collabora con la compositrice Silvia Colasanti curando video-scenografie e immagini per il frontespizio e il booklet del Requiem Stringeranno nei pugni una cometa, prodotto per il Festival di Spoleto, e sempre nel 2017 realizza, “a quattro mani” con la compositrice, sette libri-partitura in pezzi unici, sul suo Quartetto d’Archi Ogni cosa ad ogni cosa ha detto addio, per le Edizioni Eos-Libri d’Artista di Piero Varroni in Roma.
Di particolare rilievo la mostra personale nel 2019 nel Museo Carlo Bilotti di Roma dal titolo La declinante ombra, a cura di Gabriele Simongini (Cat. De Luca) e la mostra personale nel 2021/22 Del silenzio e della trasparenza al Palazzo Pubblico a Siena - Magazzini del Sale e presso la Fondazione Accademia Musicale Chigiana, a cura del Comune di Siena Assessorato alla Cultura e di inner room Siena (Cat. De Luca).
Nel maggio 2022 è protagonista di una delle conversazioni dei Martedì Critici, di Alberto Dambruoso con Roberto Gramiccia e Gabriele Simongini.
Nel 2023 si inaugura la sua mostra personale Di terra, acqua e vento, presso il Museo Nazionale Etrusco Rocca di Albornoz a Viterbo a cura di Francesca Bottari e Stefano Petrocchi.
Collabora con il critico d’arte Roberto Gramiccia a partire dalla sua cura delle mostre “L’osteria dei pittori” esposta a Roma presso le Galleria La nuova pesa e successivamente a Palazzo Rospigliosi di Zagarolo, seguita dalla mostra “La crociata dei bambini” presso Villa Lazzaroni di Roma, avvenute nel 2022-’23.