Francesco Impellizzeri nasce a Trapani nel 1958 e si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove vive e lavora.
Verso la metà degli ottanta inizia una ricerca pittorica su segno/colore in rapporto alla musica e al ritmo.
Il 1986 è l’anno della prima personale romana “Pulsioni Blu Cobalto” alla Galleria Underwood.
Il percorso espositivo prosegue con importanti collettive come “Pittori & Pittori” alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia del 1988.
In occasione della personale alla Temple Gallery di Roma del1990 presenta la prima performance "Strilli". Da quel momento le performances si susseguono e nascono personaggi stereotipi, mentre foto, pittura e video completano le mostre.
L’anno successivo espone all’IIC di Algeri alla mostra “Proposizioni Romane” iniziando un periodo di mostre e performances con “Colori Sonori” a La Nuova Pesa di Roma, “Canzoni in Vetrina per la Biennale” alla Fiorella Gallery di Venezia nel 1993, “Besos, Canciones, Santos y Estrellas” all’Ateneu de Cadaques in Spagna nel 1994 e “Giochi di Corte o di Cortile” al Trevi Flash Art Museum di Trevi (PG).
Per “Artists’ Choise”, all’American Academy di Roma nel 1995, presenta l’istallazione “C’è una casa bianca che….” e le performances: “L’Angelo Candito” sulla torre del Valadier di ponte Milvio a Roma e “Larvamento amoroso di Rokkodrillo”,a Polignano a mare (BA) a cura della gall. Zelig.
Nel 1997 inizia la decennale collaborazione con la galleria Espacio Minimo di Madrid.
Mentre in Italia nel 1999 presenta la performance “Desfilè: mannequin per nient” in occasione della mostra “Corporea” al Castello di Rivara (TO) ripetuta nel 2005 a Villa Manin di Passariano (UD).
“Meteorismi” alla gall. Il Ponte Contemporanea del 2000 è un’ironica istallazione a forma di nuvolette.
Nel 2001 partecipa a “Neue Heimat” alla gall. Falzone di Mannheim (Germania), propone “Gnam,Gnam” performance al MACRO di Roma e “Motocicletta”al Forum Fabricum, Lodz e C. Art Center di Poznan.
L’anno successivo partecipa alla rassegna “Il Sogno, il Colore, il Segno” che è presentata al Centro Culturale Italiano a Istanbul, Amman, e all’IIC di Ankara.
Nel 2003 il critico spagnolo Paco Barragan dove averlo inserito nel libro “El Arte que vien” lo invita alla mostra “Don’t call it performance” che, dal Museo Reina Sofia Madrid è proseguita nei principali musei spagnoli per poi terminare al Museo del Barrio di New York.
A New York partecipa anche alla mostra “Young Italian Genome” nel 2003 presso la gall. BUIA.
Nel 2003 presenta al pubblico i “Pensierini” che sostituiscono la parola cantata attraverso fogli di quaderno delle scuole elementari in cui sono commentati fatti di costume, politici e privati visti come da occhi infantili ma il cui contenuto e disegno rivelano l’ironico mondo che ha sempre raccontato.
Nel 2004 saranno protagonisti di “Pensierini, Palabras y…” alla gall. Espacio Minimo di Madrid, “Melting Pop” al Palazzo delle Papesse di Siena e al “Progetto Vema” del 2006 alla Biennale Architettura di Venezia.
Nel 2006 realizza la performance “ArtSaint Loop” alla fiera ARCO stand gall. Espacio Minimo di Madrid.
Nel 2007 la performance “Motocicleta” è rappresentata al DA2 Museo Arte Contemporaneo di Salamanca (Spagna) la personale “Riassunto: Pensierini, parole e…..” alla gall. Bonelli Arte Contemp. di Mantova mentre nel 2008 suoi lavori entrano a fare parte della Collezione del Ministero Affari Esteri di Roma
La nuova fase pittorica “Per l’Appunto” è esposta per la prima volta nel 2009 alla mostra “L’Arabesco” nella Galleria Santo Ficara di Firenze.
Al MLAC dell’Università Sapienza di Roma, nel 2010 è allestita una mostra con 20 video delle più significative performances e una vasta galleria di costumi, foto, opere, gadgets, progetti e oggetti di scena.
Realizza nel 2011 “Qui la luce è differente” una performance all’ITC di Strasburgo e partecipa alla mostra “L’intreccio dei viaggi” per il Premio Termoli alla Galleria Civica Arte Contemporanea di Termoli
Gibellina, (TP) e l’anno successivo alla mostra “Siamo tutti Greci” al Museo Benachi di Atene.
Espone alla mostra “Il Corpo Solitario” al Palazzo della Penna di Perugia nel 2014 mentre nel 2015 partecipa a “Le Volets de Noel” nella Ville de Biot in Francia.
“M’è nnata un’idea”, è il titolo di una nuova performance alla Fondazione Menna di Roma dedicata a Filiberto Menna e Maria Lai.
Nel 2017 partecipa alla mostra “Lights and Trasparencies” alla Galerie Etienne de Causans di Parigi.
Nel 2019 espone alla mostra “El Ultimo Espaliù” alla Real Academia di Spagna di Roma e realizza l’istallazione “Souvenir” per il Museo delle Trame Mediterranee a Gibellina mentre l’opera “Art Saint Loop presenta” della Collezione Farnesina di Roma viene esposta al Museu Nacional dos Coches di Lisbona e l’anno successivo all’IIC di Parigi.
Nelle ultime opere il colore della ricerca cromatica iniziale si fonde con i testi dipinti in argento, presentati anche attraverso installazioni arricchite da suoni o performance musicali.
Oltre alle numerose mostre in gallerie, musei e fiere internazionali ha partecipato a diverse trasmissioni televisive e film.