Ventinovegiorni

Ventinovegiorni
An art project tied to the lunar cycle: every twenty-nine days an artist is presented at Menexa, forming a chain in which artists choose their successor—new ideas launched like probes, free from hierarchy or protagonism.
Events
Re-flexions
Andrea Panarelli
Re-flexions
06 Dec 2014-02 Jan 2015
Under the stars
Piotr Hanzelewicz
Under the stars
06 Nov-03 Dec 2014
Persuasion
Tommaso Medugno
Persuasion
08 Oct-04 Nov 2014
His name is written on the water
Nicola Rotiroti
His name is written on the water
13 Jun-12 Jul 2014
The darkroom
Fabio Lo Re
The darkroom
14 May-10 Jun 2014
Voice escaped from the breast
Marta Mancini
Voice escaped from the breast
15 Apr-09 May 2014
Landscape
Paolo Assenza
Landscape
17 Mar-11 Apr 2014
Fedro
Arianna Bonamore
Fedro
14 Feb-13 Mar 2014

Ventinovegiorni è un progetto per l’arte contemporanea organizzato da Kou, nello Spazio Menexa di Palazzo Montoro a Roma. Questo progetto è legato alla temporalità del ciclo lunare, infatti da sempre la luna piena si è rivelata un segno attrattivo, facendo confluire lo sguardo dell’osservatore verso un riferimento certo.

La nostra rassegna vuole essere uno strumento per mettere in evidenza un artista in concomitanza del plenilunio. In questo modo, ogni ventinove giorni, viene presentato un nuovo artista, facendolo illuminare da una luna feconda, nell’ospitalità di uno spazio non convenzionale, un luogo di lavoro creativo. Menexa non è una galleria, ma lo è stata nel passato e ne conserva l’aspetto, e vuole creare dei trait d’union che contribuiscano a costruire un futuro all’arte contemporanea.

Come una fionda vuole lanciare nuove idee, usando la luna a guisa di acceleratore, come accade per le sonde spaziali, che la usano per proiettarsi nelle profondità dell’inesplorato. Sorgono così, dopo il ciclo iniziato nel duemiladodici, una serie di nuove lune piene, che si illuminano senza necessità di cura, nella consapevolezza che l’arte non sia malattia, quindi non abbia bisogno di curatori.

Questi cicli, a partire dal 2013, si reiterano attraverso gli artisti, che mettendosi in gioco accettano l’obbligo di esser loro stessi ad indicare l’artista successivo, creando così un percorso originale e privo di protagonismi.